Il cuoio capelluto è costituito da tre strati che coprono interamente la parte superiore del cranio. In altri termini, sebbene non visibili, sotto i capelli sono presenti strati di pelle, tessuto connettivo, vasi sanguigni e muscoli.
Strati vagamente collegati al cranio da un tipo di tessuto chiamato pericranium che, oltre a coprire e a proteggere il cranio, è necessario al vostro cuoio capelluto per stimolare la crescita dei capelli e la creazione delle espressioni facciali.
Purtroppo, è ben noto come talvolta possano insorgere delle patologie pregiudizievoli, come ad esempio l’insolita condizione che genera la crescita eccessiva del cuoio capelluto, che a sua volta sfocia in creste e solchi fortemente inestetici.
Ad occuparsi di tale sintomatologia, e dei metodi di risoluzione, è stato un recente numero del New England Journal of Medicine. Il giornale ha riportato la storia di un ragazzo di origine brasiliana che nel corso degli anni aveva iniziato a lamentare alcune modifiche del cuoio capelluto.
In particolare, il paziente non dimostrava alcun sintomo di malattie neurologiche o psichiatriche, ma il grave inestetismo del cuoio capelluto era riconducibile alla patologia conosciuta come “cutis verticis gyrata“
Una patologia che “può essere associata ad alcune condizioni genetiche rare” – affermava il professor Josh Zeichner, dermatologo al Mount Sinai Medical Center di New York, sottolineando come nella maggior parte dei casi, il fenomeno si verificava in giovani ragazzi che avevano da poco superato la pubertà.
Tra i vari pericoli di tale patologica, ricordava ancora il professor Zeichner, la possibilità che alcuni batteri possano alimentarsi all’interno dei solchi creati nel cuoio capelluto. Il paziente è attualmente monitorato, con risultati soddisfacenti: pare infatti che la patologia non sia rapidamente evolutiva e che, pertanto, si possa giungere a una condizione di stabilità.